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Gli aiuti di Stato da indicare in Dichiarazione dei Redditi 2021

Anche per il periodo d’imposta 2020 deve essere compilato il prospetto dedicato agli “Aiuti di Stato” presente nella dichiarazione dei redditi e nella dichiarazione IRAP.

Il prospetto deve essere compilato dai soggetti che nel 2020 hanno beneficiato di aiuti fiscali automatici (aiuti di Stato e aiuti “de minimis”) e di aiuti subordinati all’emanazione di provvedimenti di concessione o di autorizzazione alla fruizione, il cui importo è determinabile a seguito della presentazione della dichiarazione.

Nell’esercizio 2020, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, sono stati emanati diversi aiuti di Stato che rendono particolarmente laboriosa la compilazione della relativa dichiarazione dei redditi.

Gli aiuti di Stato

L’aiuto di Stato è un’agevolazione concessa senza corrispettivo dallo Stato o mediante risorse statali a soggetti che svolgono attività economica su un determinato mercato, conferendo loro un vantaggio in grado di incidere sugli scambi interni e di falsare o minacciare di falsare la concorrenza.

L’aiuto di Stato può essere concesso sotto forme diverse: contributi a fondo perduto, garanzie su prestiti a condizioni vantaggiose o pagamenti differiti.

I cosiddetti “aiuti de minimis” sono invece aiuti erogati alle imprese da parte dello Stato o di Pubbliche amministrazioni senza obbligo di notifica alla Commissione Europea. Le agevolazioni possono avere un import massimo complessivo di 200.000[1] euro nell’arco di tre esercizi finanziari. Un’impresa, per ottenere un’agevolazione “de minimis”, non deve aver superato il predetto limite nell’arco di 3 esercizi finanziari.

Le verifiche in merito al rispetto dei divieti di cumulo e di altre condizioni per la fruizione degli aiuti vengono effettuate tramite il Registro Nazionale degli Aiuti di stato (RNA).

Nella sezione “Trasparenza degli Aiuti Individuali”, accessibile a tutti, è possibile reperire tutte le informazioni sulle Misure di aiuto e sugli Aiuti individuali, purché concessi e registrati, rese pubbliche ed accessibili anche ai soggetti beneficiari.

Dichiarazione nel Modello Redditi

Nel Modello Redditi, nel quadro RS è presente il prospetto denominato “Aiuti di Stato”, che deve essere compilato per l’esposizione dei dati necessari ai fini della registrazione degli stessi da parte dell’Agenzia delle Entrate nel Registro nazionale degli aiuti di Stato.

Come precisato dalle istruzioni al Modello, il prospetto deve essere compilato dai c.d. soggetti “solari” che nel periodo d’imposta 2020 hanno beneficiato di:

  • aiuti fiscali automatici (aiuti di Stato e aiuti “de minimis”);
  • aiuti fiscali subordinati all’emanazione di provvedimenti di concessione o di autorizzazione alla fruizione, comunque denominati, il cui importo non è determinabile nei predetti provvedimenti ma solo a seguito della presentazione della dichiarazione resa a fini fiscali nella quale sono dichiarati.

Il prospetto va compilato anche nell’eventualità in cui gli aiuti siano già stati indicati in altri quadri del modello Redditi 2021, come ad esempio nel quadro RF o nel quadro RU. I soggetti per i quali, nel periodo d’imposta di riferimento della dichiarazione, si sono verificati i presupposti per la fruizione di questa tipologia di aiuti hanno l’obbligo di compilare il modello, secondo una logica che, quindi, non è quella di “cassa” propria delle informazioni fornite in Nota integrativa.

ATTENZIONE: In particolare, per l’esercizio 2020, nel quadro RS401 del Modello Redditi2021 devono essere indicati anche gli aiuti concessi a fronte dell’emergenza da Covid-19.

Per la compilazione del prospetto le istruzioni al Modello contengono una tabella con indicazione degli aiuti di Stato e i relativi codici identificativi; in assenza di un codice specifico dovrà essere utilizzato il codice residuale “999”.

In merito alle nuove misure di aiuto sono stati inseriti specifici codici, tra cui:

  • codice aiuto “20” per il contributo a fondo perduto D.L. “Rilancio”, art. 25 D.L. n. 34/2020;
  • codice aiuto “22” per il contributo a fondo perduto per attività economiche e commerciali nei centri storici, art. 59 D.L. n. 104/2020;
  • codice aiuto “23” per il contributo a fondo perduto D.L. “Ristori”, art. 1 D.L. n. 137/2020;
  • codice aiuto “27”, per il contributo a fondo perduto destinato agli operatori IVA dei settori economici interessati dalle misure restrittive del D.P.C.M. 3 novembre 2020, indicato ancora con la “vecchia” disposizione di cui al D.L. n. 149/2020, confluita, in sede di conversione nel D.L. “Ristori”, art. 1-bis D.L. n. 137/2020;
  • codice aiuto “28”, per il contributo a fondo perduto destinato all’attività dei servizi di ristorazione, art. 2 D.L. n. 172/2020;
  • codice aiuto “24”, per la detassazione prevista dall’art. 10-bis del D.L. n. 137/2020 di contributi, indennità e ogni altra misura a favore di imprese e lavoratori autonomi, relativi all’emergenza Covid-19.

Quanto alle misure sotto forma di crediti d’imposta, viene tra l’altro prevista l’indicazione delle seguenti misure:

  • codice aiuto “60”, per il credito d’imposta canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda di cui all’art. 28 del D.L. n. 34/2020;
  • codice aiuto “63”, per il credito d’imposta adeguamento degli ambienti di lavoro di cui all’art. 120 del D.L. n. 34/2020;

Tratto da My Solution

Bientina lì, 14/06/2021

Studio Mattonai


[1] Il limite è ridotto a 100.000 euro per il settore del trasporto di merci su strada per conto terzi.

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