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INFORMATIVA SICUREZZA SUL LAVORO

1) NUOVE NORME SUL LAVORO
La legge n° 203 del 13/12/24 apporta alcune modifiche al Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, ne riportiamo solo le più significative: modifica della disciplina sulla visita medica preassuntiva, eliminazione dell’obbligo della visita medica dopo 60 giorni di assenza dal lavoro e gestione delle tessere personali di riconoscimento. La visita medica preventiva in fase preassuntiva costituirà una delle modalità di adempimento dell’obbligo di visita medica preventiva intesa a constatare l’assenza di controindicazioni al lavoro. Tale visita dovrà essere eseguita dal medico competente aziendale (e non più dal dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria locale), senza far ripetere esami e indagini al lavoratore che li possiede già. Dopo assenza per malattia superiore a 60 giorni, la visita medica precedente alla ripresa del lavoro, deve essere fatta solo se ritenuta necessaria dal medico competente, ma il giudizio di idoneità alla ripresa della mansione specifica deve essere comunque rilasciato con la precisazione che la visita non è stata fatta in base alla propria valutazione (del medico competente). Per i ricorsi contro i giudizi del medico competente, l’autorità competente è l’azienda sanitaria locale. Tutti i lavoratori di aziende che operano in appalto o subappalto, indipendentemente dalla presenza di un cantiere o meno, devono possedere e indossare sempre in maniera ben visibile, le tessere personali di riconoscimento con la propria fotografia. In data 15 gennaio 2025 è stato approvato un DDL per le PMI che prevede: esonero dall’obbligo assicurativo per carrelli elevatori, modelli semplificati per la gestione della sicurezza e indicazioni per il lavoro agile.  

2) SANITA’ TOSCANA
Si ricorda che col numero 116117 si può chiamare la guardia medica da tutta la Toscana, è un numero importante da memorizzare. Il servizio è attivo dalle ore 20 alle ore 8 del giorno successivo e nel week end. Ogni persona può chiedere di poter accedere al proprio fascicolo sanitario elettronico. I contenuti possono essere: dati identificati e amministrativi dell’assistito, referti, verbali di pronto soccorso, lettere di dimissione, profilo sanitario sintetico, prescrizioni specialistiche e farmaceutiche, cartelle cliniche, erogazione di farmaci, vaccinazioni, prestazioni di assistenza specialistica, ecc. Tutta la nostra storia medica! E’ però possibile esercitare il proprio diritto di opposizione all’alimentazione del fascicolo sanitario obbligatorio mediante apposito servizio on line del Ministero della Salute.

3) USO DI SOSTANZE CHIMICHE
Oltre al valutare e controllare l’uso di sostanze pericolose per le attività che vengono svolte nell’ambiente di lavoro, il datore di lavoro deve anche valutare e controllare come tali sostanze vengono trasportate, travasate, movimentate e smaltite, informando i lavoratori sui corretti metodi di lavoro e sulle corrette procedure da seguire. Per ogni compito da svolgere il lavoratore deve essere adeguatamente informato e formato. Grande attenzione deve essere anche posta nello stoccaggio e nelle attività di pulizia, manutenzione a attività ausiliarie. Per ogni operazione deve essere scritto dettagliatamente come si fa e come ci si protegge. In particolar modo i travasi devono essere vietati o disciplinati nel dettaglio, senza lasciare che i lavoratori adottino prassi operative non idonee a prevenire rischi. Spesso non è colpa del lavoratore se esegue un compito in maniera sbagliata se il datore di lavoro non lo ha preventivamente istruito completamente. Le schede di sicurezza delle sostanze chimiche devono essere consegnate e spiegate ai lavoratori che ne fanno uso, con particolare riferimento all’uso dei DPI. Evitiamo consuetudini sbagliate e tolleranze inammissibili.

4) PROVA DI EVACUAZIONE
La prova di evacuazione è l’esercitazione che prevede l’uscita in sicurezza di tutti i presenti dal proprio posto di lavoro, in caso di pericolo grave e imminente. L’obiettivo principale della prova è di simulare una emergenza. Le prove sono obbligatorie se è previsto il Piano di Emergenza. La periodicità con cui svolgere la prova nelle aziende soggette all’obbligo, è annuale. Nell’esercitazione il personale dovrà: percorrere le vie di esodo, individuare le porte tagliafuoco se presenti, individuare l’ubicazione dei dispositivi di segnalazione e allarme, individuare la dislocazione degli estintori e di altre attrezzature di spegnimento, giungere in tempi brevi al punto di raccolta. La normativa prevede che a fine di ogni procedura venga redatto un apposito verbale che deve essere firmato da datore di lavoro, RSPP, componenti della squadra di emergenza, RLS. IL verbale deve riportare: l’esito della prova, il tempo di evacuazione, eventuali problematiche riscontrate, note sulle migliorie da apportare.
Diverse unità è comunque tenuto a rispettare la procedura speciale quando in una sola di esse ci siano più di 50 dipendenti coinvolti.

 5) DATORE DI LAVORO E INFORTUNI
Il datore di lavoro è il garante dell’incolumità fisica e della salvaguardai della personalità morale del lavoratore, quindi ove egli non ottemperi agli obblighi di tutela, un evento lesivo gli viene addebitato in forza del principio secondo cui “non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo. Il datore di lavoro ha la responsabilità dell’organizzazione aziendale e dell’unità produttiva, quindi deve anche fornire a tutti i lavoratori tutte le istruzioni lavorative che gli possono essere necessarie per operare in sicurezza in ogni situazione. Fondamentale è la presenza di un organigramma ben dettagliato e valutare eventuali deleghe.

6) I PERMESSI DI LAVORO RIGUARDANO ANCHE LA TUA ATTIVITA’?
I permessi di lavoro riguardano attività di manutenzione straordinaria o esecuzione di lavori pericolosi da parte di ditte esterne. Non si tratta di un semplice documento formale, ma di uno strumento fondamentale per garantire la sicurezza In particolari contesti lavorativi. La procedura sui permessi di lavoro dovrebbe includere e definire con chiarezza i seguenti aspetti fondamentali: preparazione del lavoro, definizione delle responsabilità, formazione e informazione dei lavoratori, attrezzature di sicurezza, emissione del premesso di lavoro scritto.

7) SCELTA DPI UDITIVI
Occorre evitare che il mezzo di protezione sia scelto in modo inadeguato, indossato in modo errato o usato in modo incoerente. Occorre quindi: 1) fornire ai lavoratori una varietà di opzioni di protezione dell’udito che riducano l’esposizione al rumore ad un livello inferiore al valore limite di esposizione raccomandato di 85 dB(A). 2) selezione protezioni acustiche comode e compatibili con il lavoro. 3) formare sia la direzione che i lavoratori. Di quanta protezione abbiamo bisogno? Occorre puntare a una riduzione del rumore appena sufficiente a ridurre l’esposizione a 75-85 dB(A). Fornire la doppia protezione solo a chi esposto a livelli di rumore pari o superiore a 100 dB(A) o a suoni impulsivi. Lasciare che i lavoratori scelgano la protezione acustica che preferiscono tra quelle che soddisfano tutte le esigenze del loro lavoro. Ricordiamo che i tappi sono normalmente più comodi e le cuffie sono più pesanti e fastidiose quando fa molto caldo. Le cuffie antirumore sono spesso più facili da indossare correttamente. Far si che i lavoratori si prendano cura del proprio udito e che indossino correttamente la protezione acustica, essi devono anche sapere quando utilizzarli e dove. Rivalutare regolarmente e implementare ulteriore formazione se necessario.

8) SEGNALETICA ORIZZONTALE E VIABILITA’ AZIENDALE
Sono frequenti incidenti per investimento, ribaltamento ed errato trasporto del carico, spesso per carente organizzazione degli spazi. Viabilità pedonale e dei mezzi, devono essere separate, dotate di stop, attraversamenti, segnaletica, specchi, spazi per la retromarcia, ecc. Si devono individuare apposite aree per le operazioni di carico e scarico e procedure per tali operazioni. Gli autisti devono avere a disposizione un luogo sicuro in cui attendere la conclusione delle operazioni, tutti i trasportatori devono essere informati sulle regole che devono essere seguite presso la vostra azienda (es. da dove si entra, dove si parcheggia, quali sono i percorsi consentiti, se esiste il divieto di fumo o altri divieti, se si devono indossare scarpe antinfortunistiche, ecc.). I magazzinieri pure devono essere informati sulla gestione degli spazi, della viabilità e degli scaffali, sui divieti e sugli obblighi presenti, sulla gestione del personale esterno, ecc.

Team Studio Protecno
Bientina lì, 07/02/2025
Studio Mattonai

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