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REGIME FORFETTARIO 2025: QUALI NOVITA’ PER I PROFESSIONISTI?

Il regime forfettario rappresenta da anni un’opzione fiscale vantaggiosa per molti professionisti e piccoli imprenditori. Nel 2025, sono state introdotte importanti modifiche che impatteranno chi opera sotto questo regime. Scopriamo insieme tutte le novità e come influenzeranno il tuo business.

Le principali caratteristiche del regime forfettario

Il regime forfettario è un sistema fiscale agevolato dedicato a liberi professionisti, freelance e piccole imprese con ricavi entro 85.000 euro annui. Le sue principali caratteristiche sono:

Tassazione agevolata con un’imposta sostitutiva del 15% (ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività);

Esenzione IVA, con emissione di fatture senza applicazione dell’imposta;

Semplificazione contabile, senza obbligo di bilancio e con minori adempimenti fiscali;

Determinazione forfettaria del reddito, calcolato tramite un coefficiente di redditività in base al settore di appartenenza.

Novità 2025 per il regime forfettario

Il D.Lgs. 13 dicembre 2024, n. 192, art. 5 ha introdotto due importanti cambiamenti per i professionisti in regime forfettario a partire dal 1° gennaio 2025.

1. Esclusione dei rimborsi spese dal reddito imponibile

🔹 Cosa cambia? Fino al 2024, le spese (normalmente di trasferta) addebitate analiticamente al cliente concorrevano al monte degli onorari, sia per i professionisti in regime ordinario che per quelli in regime forfettario. Questo comportava un “gonfiamento” del reddito imponibile, pur essendo poi le spese integralmente deducibili (per i professionisti in regime ordinario).

🔹 Dal 2025, con la riformulazione dell’art. 54 del TUIR, le somme percepite dai lavoratori autonomi a titolo di rimborso spese per l’esecuzione di un incarico, se addebitate analiticamente al committente, non concorreranno più alla formazione del reddito imponibile.

Vantaggi per i professionisti

  • Meno tasse da pagare su rimborsi spese;
  • Reddito imponibile più equo;
  • Maggiore trasparenza nei rapporti con i clienti.

2. Certificazione Unica non più obbligatoria per i forfettari

🔹 Eliminazione dell’obbligo della CU per i forfettari

Secondo l’art. 3 del D.Lgs. n. 1/2024, a partire dal periodo di imposta 2024, i sostituti d’imposta non dovranno più trasmettere la CU per i professionisti in regime forfettario.

🔹 Perché questa novità è importante?

L’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica (esteso anche ai forfettari dal 1° gennaio 2024) ha reso superflua la Certificazione Unica. Questo significa meno burocrazia e maggiore efficienza nella gestione amministrativa.

Vantaggi per i professionisti

  • Meno documentazione da gestire;
  • Semplificazione degli adempimenti fiscali;
  • Processi amministrativi più snelli.

3. Innalzata la soglia degli altri redditi da lavoro dipendente

La Legge di Bilancio 2025 ha innalzato, per il 2025, la soglia di redditi di lavoro dipendente da 30.000 a 35.000 euro. Non rileva la soglia in caso di cessazione del rapporto di lavoro nell’anno precedente a quello di utilizzo del regime di vantaggio.

Cosa cambia per i professionisti?

Queste novità comportano una riduzione della pressione fiscale e burocratica per i professionisti forfettari:

📌 Rimborsi spese non tassati → i professionisti potranno addebitare le spese ai clienti senza veder crescere il proprio reddito imponibile.

📌 Meno adempimenti burocratici → l’eliminazione della Certificazione Unica semplifica le procedure amministrative.

📌 Maggiore chiarezza fiscale → la separazione tra reddito effettivo e rimborsi permette una gestione finanziaria più trasparente.

Conclusione

Le novità del regime forfettario 2025 rappresentano un importante passo avanti per semplificare la gestione fiscale dei professionisti.📩 Stai cercando uno studio di commercialisti che ti aiuti in una gestione fiscale sostenibile e consapevole?
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