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Niente più CU per i forfettari: cosa cambia per la dichiarazione dei redditi 2025

Il 2025 porta con sé importanti novità per i professionisti che operano in regime forfettario. In questo articolo analizziamo i principali cambiamenti e forniamo consigli pratici per evitare errori e future contestazioni con l’Agenzia delle Entrate.

Addio alla Certificazione Unica per i forfettari

A partire dall’anno d’imposta 2025, i professionisti in regime forfettario non riceveranno più la Certificazione Unica (CU).
Questa semplificazione deriva dal fatto che l’Agenzia delle Entrate ha già accesso ai dati rilevanti tramite le fatture elettroniche emesse.

Cosa cambia: non riceverai alcuna CU dai tuoi clienti, perché le informazioni sono già disponibili digitalmente.

Il rischio di disallineamenti tra fatture e incassi

Sebbene la CU non sia più necessaria, essa rappresentava uno strumento utile per verificare la coerenza tra quanto fatturato dal professionista e quanto dichiarato dal cliente.

Con il regime forfettario, ricordiamo che la tassazione si applica solo sui compensi effettivamente incassati entro il 31 dicembre.
Quindi, fatture emesse ma non incassate nello stesso anno possono creare incongruenze nei dati a disposizione dell’Agenzia.

Controlli incrociati sempre più frequenti

L’Agenzia delle Entrate ha intensificato i controlli incrociati già a partire dal biennio 2020-2021.
Anche nel 2025, ci si aspetta un’ulteriore stretta, soprattutto sul fronte delle incongruenze tra fatturato elettronico e dichiarazioni fiscali.

Come evitare contestazioni sul regime forfettario

Per tutelarsi da possibili verifiche o accertamenti futuri, è fondamentale adottare alcune buone pratiche:

1. Fatturare solo dopo aver incassato

Emetti la fattura solo dopo aver ricevuto il pagamento. In alternativa, puoi inviare un preavviso di fattura (proforma) per comunicare l’importo al cliente in anticipo, senza generare effetti fiscali.

2. Conservare gli estratti conto bancari

Gli estratti conto bancari rappresentano la prova degli incassi. È fondamentale archiviarli in modo ordinato e conservarli almeno per 5 anni, dato che molte banche non li rendono più disponibili dopo 3-4 anni.

Novità 2025: dichiarazione dei redditi precompilata anche per i forfettari

Nel 2025, in via sperimentale, i dati relativi al fatturato dei professionisti in regime forfettario saranno inclusi nella dichiarazione dei redditi precompilata.

👉 A partire dai primi di maggio, ti consigliamo di scaricare la tua dichiarazione dal sito dell’Agenzia delle Entrate e condividerla con il tuo consulente per una verifica.

Conclusioni

Le novità introdotte per il regime forfettario 2025, se da un lato semplificano alcuni adempimenti, dall’altro richiedono maggiore precisione e attenzione nella gestione quotidiana.

Affidarsi a uno studio professionale competente permette di affrontare con serenità eventuali controlli futuri — che, ricordiamo, per l’anno 2025 potranno avvenire non prima del 2027.

Hai dubbi o vuoi verificare se stai gestendo correttamente la tua posizione fiscale?
📩 Contattaci per una consulenza personalizzata.

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