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Coronavirus, cosa cambia da oggi? Aggiornamento del 10 marzo 2020.

Coronavirus, cosa cambia da oggi? Aggiornamento del 10 marzo 2020.

 
A partire da oggi10 marzo 2020, sono in vigore misure ulteriormente restrittive per contenere la diffusione del CORONAVIRUS, secondo le quali non ci sono più distinzioni tra zone “rosse” e zone “bianche”, ma sull’intero territorio nazionale, da nord a sud, isole comprese, sono applicati gli stessi divieti e le stesse limitazioni.
Con lo slogan “IO RESTO A CASA”, l’intero Paese è invitato a limitare il più possibile gli spostamenti, che non significa non uscire di casa, ma uscire solo nei casi di reale necessità o per comprovate esigenze lavorative.
Questo slogan, come abbiamo ribadito anche nelle precedenti comunicazioni, invoca la responsabilità del singolo individuo e ci rende tutti protagonisti nel superamento di questa emergenza. Dipende da ciascuno di noi.
Riassumiamo di seguito le disposizioni in vigore da oggi e valide su tutto il territorio nazionale.

Spostamenti limitati su tutto il territorio nazionale

In cosa consiste questa restrizione?

  1. evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori di cui al presente articolo, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;
  2. ai soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante;
  3. divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus.

 

Relativamente al punto a), occorre sottolineare che gli spostamenti di tipo lavorativo siano comunque consentiti (e quindi anche gli spostamenti da e per il lavoro, il trasporto merci, la produzione); ciò appare in linea con la ratio del provvedimento, che è quella di annullare gli spostamenti non indispensabili; essendo l’area interessata  estesa a tutto il territorio nazionale, è evidente che se fosse vietato recarsi al lavoro l’intero tessuto produttivo si fermerebbe. Gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute potranno essere attestati mediante auto-dichiarazione (di cui è stato reso disponibile una bozza di sopra riportata), che potrà essere resa anche nell’immediatezza del controllo attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia. Attenzione però, un divieto assoluto, che non ammette eccezioni, è previsto per le persone sottoposte a quarantena o risultate positive al virus. Le stesse non potranno spostarsi dal proprio domicilio per nessun motivo fino al termine imposto dall’ASP o dal medico curante competente.
Ciò significa anche sono vietati gli spostamenti all’interno di tutta la nazione che non siano essenziali, quali, ad esempio, quelli dovuti a viaggi di piacere e svago.
Le autodichiarazioni potranno essere soggette a controlli, pertanto occorre chiarire:

  • che chiunque dichiara o attesta falsamente al pubblico ufficiale l’identità, lo stato o altre qualità della propria o dell’altrui persona è punito con la reclusione da uno a sei anni (art. 495c.p.).
  • che la sanzione per chi viola le limitazioni agli spostamenti è quella prevista in via generale dall’articolo 650 come già indicato nel precedente decreto del 24 febbraio ma, dice ancora il Viminale, «salvo che non si possa configurare un’ipotesi più grave quale quella prevista dall’articolo 452 del Codice penale, delitti colposi contro la salute pubblica che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica. Un reato per il quale si rischia il carcere.

I controlli sul rispetto delle limitazioni agli spostamenti avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti. Su autostrade a e viabilità principale saranno eseguiti dalla Polizia Stradale mentre Carabinieri e polizie municipali si occuperanno della viabilità ordinaria. Controlli anche alle stazioni, affidati alla Polfer con la collaborazione del personale di Ferrovie, delle autorità sanitarie e della protezione civile: viene prevista una canalizzazione dei passeggeri in entrata e in uscita.

Manifestazioni e attività sportive

Lo sport deve fermarsi su tutto il territorio nazionale, salvo limitatissime eccezioni (solo per gli allenamenti degli atleti riconosciuti di interesse nazionale dal CONI)
Chiuse quindi tutte le palestre e strutture similari.

Divieto di assembramento

Altra nuova disposizione, non presente nel D.P.C.M. 8 marzo 2020 , è l’introduzione di un generico ed assoluto divieto di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

Disposizioni in materia di lavoro

Raccomandata la promozione da parte di datori di lavoro pubblici e privati della fruizione da parte dei lavoratori dipendenti di periodi di congedo o ferie.
Sostanzialmente, l’invito implicito è quello di fermare, laddove possibile, le attività, in modo tale da contribuire a diminuire i contatti sociali ed invitando i dipendenti a porsi in congedo o ferie.
Attenzione: nella giornata odierna, invieremo ulteriori indicazioni su questo punto.

Attività che devono essere sospese
  • Scuole di ogni ordine e grado, comprese le Università;
  • Corsi professionali, master, convegnistica. È possibile la prosecuzione della sola formazione a distanza.
  • Musei e tutti gli altri istituti e luoghi della cultura;
  • Manifestazioni organizzate, eventi in luoghi pubblici o privati (feste, convention ecc.), compresi quelli connessi a eventi culturali, ludici, sportivi, religiosi e fieristici, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico;
  • Cinema, teatri;
  • Scuole di ballo;
  • Sale giochi, scommesse e bingo;
  • Discoteche e locali similari;
  • Pub;
  • Impianti nei comprensori sciistici;
  • Palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori;
  • Centri benessere e centri termali, con l’esclusione di quelli che erogano prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza;
  • Centri culturali, sociali e ricreativi.
  • Bar e ristoranti aperti, ma ad orario imposto e nel rispetto della distanza di sicurezza. Le attività di bar e ristorazione possono restare aperte esclusivamente dalle ore 6.00 alle ore 18.00.

In capo al gestore ricorre l’obbligo di garantire il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro tra gli avventori, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione.

Negozi aperti, ma solo se la distanza di sicurezza viene rispettata

Possono proseguire l’ordinaria attività le attività commerciali che non rientrano nel precedente elenco a condizione che il locale e le caratteristiche dell’attività consentano:

  • di evitare assembramenti di persone;
  • il rispetto della distanza di sicurezza.

Se non sussistono queste condizioni il l’esercizio deve restare chiuso. In caso di violazione, la sanzione consiste nella sospensione dell’attività.

Centri commerciali chiusi nel weekend

Nelle giornate festive e prefestive devono restare chiuse:

  • le medie e grandi strutture di vendita (centri commerciali);
  • gli esercizi commerciali presenti nei centri commerciali;
  • gli esercizi commerciali presenti nei mercati.

Nei giorni feriali, tali strutture possono operare solo a condizione che il gestore predisponga le condizioni atte a consentire il rispetto della distanza di sicurezza di un metro, ad esempio contingentando gli ingressi. Se, per esigenze organizzative o strutturali, non si è in grado di garantire la distanza di un metro, la struttura deve chiudere. In caso di violazione, l’attività viene sospesa.

Possono restare aperti anche nel weekend
  • farmacie;
  • parafarmacie;
  • punti di vendita di generi alimentari

ma solo a condizione del rispetto della distanza di sicurezza di un metro e, nuovamente, se le caratteristiche dei locali o organizzative non consentono di creare le condizioni affinché tale distanza sia rispettata, anche queste strutture dovranno restare chiuse. In caso di violazione, interviene la sospensione dell’attività.

Restano quindi ferme alcune prescrizioni presenti nel precedente decreto, che non sono state riviste, quali:

 

  • le strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, devono definire, tramite la direzione sanitaria, le condizioni di accesso alle strutture stese, adottando le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione; resta fermo il fatto che il combinato disposto delle vecchie e delle nuove disposizioni fa sì che le visite di pura cortesia non potranno più avere luogo, non trattandosi di esigenze indifferibili.
  • resta confermato l’incentivo al lavoro agile ex artt. da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81 applicabile a ogni rapporto di lavoro subordinato, anche in assenza di accordi individuali; gli obblighi di informativa di cui all’art. 22 della legge 22 maggio 2017, n. 81 possono essere assolti in via telematica, anche ricorrendo alla documentazione che viene messa a disposizione sul sito INAIL.
    Attenzione: seguirà una specifica comunicazione su questo punto
Arco temporale cui si applicano le nuove disposizioni

Le disposizioni previste dal D.P.C.M. 9 marzo 2020 entrano in vigore il 10 marzo 2020 e tali resteranno fino al 3 aprile 2020, salvo ulteriori successive variazioni o integrazioni.
Fonti: My Solution a cura di Sandra Pennacini 


Vi ricordiamo che il nostro Studio è a disposizione in ogni momento per supportarvi in questa delicata fase di emergenza, contattandoci ai seguenti recapiti:
058752276 – luca@studiomattonai.it 


Il nostro appello è quello di COLLABORARE affinchè questa emergenza sia contenuta e rientri il prima possibile. Non c’è tempo per polemiche, perchè ci sono persone che muoiono davvero o che rischiano di non ricevere assistenza se la situazione peggiora. 
L’Italia quando vuole, sa essere straordinaria e di esempio per tutti.

Cominciamo da noi stessi. Andrà tutto bene!
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