Il trattamento fiscale degli omaggi natalizi ceduti gratuitamente ai dipendenti e ai clienti presenta diverse implicazioni sotto il profilo delle imposte dirette, IVA e IRAP. Ecco un riepilogo delle principali normative: Omaggi ai dipendenti: 1. Deduzione dalle imposte dirette: – Gli omaggi ai dipendenti sono totalmente deducibili dalla base imponibile delle imposte dirette, come previsto dall’articolo 95, comma 1, del TUIR, poiché considerati spese per prestazioni di lavoro. 2. IVA: – Se gli omaggi appartengono all’attività propria dell’impresa (beni prodotti o commercializzati dall’impresa), l’IVA è detraibile. La cessione gratuita è soggetta ad imposta sulla base del prezzo di acquisto o di costo (a meno che non sia stata già detratta l’IVA sull’acquisto). – Se gli omaggi non fanno parte dell’attività dell’impresa, l’IVA è indetraibile e la cessione è esclusa dal campo di applicazione dell’imposta. 3. IRAP: -Gli acquisti per omaggi ai dipendenti sono considerati costi del personale e quindi indeducibili ai fini IRAP. 4. Pranzo o cena natalizia: – Il pranzo o la cena di Natale con i dipendenti è trattata come una prestazione di servizi gratuita, che non rientra tra le spese di rappresentanza. – La spesa è deducibile: –Nel limite del 75% del costo, in quanto relativa a vitto (articolo 109, comma 5, TUIR). –Nel limite del 5 per mille delle spese per prestazioni di lavoro dipendente (articolo 100, comma 1, TUIR). -L’IVA risulta indetraibile. -Per l’IRAP, il costo è indeducibile. 5. Franchigia sugli omaggi: -Le erogazioni liberali in natura a favore dei dipendenti (se superiori alla franchigia) sono soggette a tassazione come reddito di lavoro dipendente. -La franchigia è stata innalzata a 1.000 euro per i dipendenti senza figli a carico, e 2.000 euro per quelli con figli a carico. Se il valore degli omaggi supera questa soglia, l’importo eccedente viene tassato come reddito. Omaggi ai clienti: 1. Imprese: – Gli omaggi ai clienti sono considerati spese di rappresentanza. Ai fini della deducibilità delle imposte sui redditi, valgono le regole dell’articolo 108, comma 2, TUIR: -Se il valore unitario non supera i 50 euro (IVA indetraibile inclusa), la spesa è totalmente deducibile. -Se il valore unitario è superiore ai 50 euro, la deducibilità avviene in base a percentuali legate ai ricavi della gestione caratteristica: –1,5% fino a 10 milioni di euro di ricavi (massimo 150.000 euro di spesa); –0,6% tra 10 e 50 milioni di euro di ricavi (massimo 390.000 euro di spesa); –0,4% per ricavi superiori ai 50 milioni di euro (massimo 390.000 euro + 0,4% dei ricavi eccedenti). -La parte eccedente questi limiti è indeducibile. 2. Lavoratori autonomi: -Per i lavoratori autonomi, l’articolo 54, comma 5, TUIR, consente la deducibilità degli omaggi come spese di rappresentanza, nel limite dell’1% dei compensi percepiti nel periodo d’imposta, indipendentemente dal valore unitario degli omaggi. Conclusioni: – Gli omaggi ai dipendenti e ai clienti sono trattati diversamente dal punto di vista fiscale. – Per i dipendenti, la deduzione delle spese è generalmente totale, ma con limitazioni IVA e IRAP. – Gli omaggi ai clienti sono più complessi, con limiti deducibili legati al valore e ai ricavi dell’impresa. – Gli omaggi che superano una certa soglia possono essere tassati come reddito di lavoro dipendente per i dipendenti, mentre per i clienti l’imposta dipende dal valore e dalle percentuali deducibili. Bientina lì, 27/11/2024 Studio Mattonai |
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TRATTAMENTO FISCALE DEGLI OMAGGI NATALIZI AI DIPENDENTI E CLIENTI
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